Le Streghe Volanti
Epifania
Il termine Befana attraverso un processo di corruzione lessicale passa da Epifania (dal greco epiphàneia, manifestazioni della divinità) a bifanìa, befanìa, befana; il termine “Befana” inteso come il fantoccio femminile esposto la notte dell’Epifania era già diffuso nel dialettale popolare del XIV secolo, specialmente nelle terre dell’antica Etruria.
Secondo la tradizione, nella notte tra i 5 e i 6 gennaio una donna molto anziana vola su una scopa per fare visita ai bambini e riempire di doni le calze lasciate appese sul camino o vicino ad una finestra; i bambini che durante l’anno si sono comportati bene riceveranno dolciumi, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli mentre chi si è comportato male troverà le calze riempite con del carbone.
Ai tempi nostri però le calze della Befana vengono riempite dai signori delle pubblicità, con la vecchina che approda direttamente al supermercato. Con grande gioia di genitori, zii, nonni e bambini.
E Amen.
Ridotta ad un momento consolatorio prima della ripresa scolastica e lavorativa…
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